Ennesimo campanello d’allarme: autunno caldo per i tanti disabili!

Chi non conosce da vicino i numerosi e giganteschi problemi dei disabili, può solo restare impressionato nel sentire che siamo sempre sulla bocca dei nostri politici. Tranquilli, non dovete assolutamente invidiarci, non ve lo consiglio, perché sono solo manovrine per isolarci sempre di più.

Cara Politica, quella cattiva, perché spero ancora di poter fare delle distinzioni: siete sanguisughe, vi strapagate di privilegi, strafogandovi di soldi, favori, agevolazioni e noi non possiamo chiedervi il conto. Siete andati tanto, troppo oltre ma il controllo della situazione vi è sfuggito di mano e adesso non sapete più come e cosa fare e poi avete capito che è 100, 1000, 10.000 volte meglio così.

Ma che cavolo! Questo campanello non smette mai di suonare, vi assicuro che sta diventando assillante! Noi disabili siamo nei pensieri dei nostri politici, tanto da fare quasi schifo. Vi prego ignorateci se questo significa lasciarci vivere dignitosamente. Vi da troppo fastidio che continuiamo a chiedere e date fuori di matto, come fossimo tante piccole zanzare. Non è giusto che solo voi abbiate il diritto di infastidirci. Maledizione, la dovete capire: siamo persone e non bestie. Non ce la fate ad essere umani? No, l’avete dimostrato troppo volte. La vostra intenzione quale è? Ridurre e peggiorare i servizi per farci morire? Se non siete consapevoli che state facendo questo, ve lo dico io. Certo una volta morti, sai che bella scrematura! Avrete già calcolato quanti bei soldoni resteranno tutti per voi.

Non cè più un periodo dell’anno in cui dobbiamo stare sull’attenti; è sempre!!! Promettete! Promettete al nostro Paese!  Tutto per avere quei maledetti voti che vi danno la poltrona ben salda. Per promettere cose assurde fate cose ancora più ridicole! Continua a leggere

Nuovo ISEE da rifare! Il Governo incassa una bella bocciatura dal Tar del Lazio

Ogni tanto la giustizia c’è. Il Tar del Lazio pronunciandosi contro il nuovo ISEE, in vigore da gennaio, ha dimostrato che tutti quei famigliari e disabili che hanno presentato ricorso non sono dei pazzi visionari.

Cari Governanti, ci avete provato; ancora una volta volevate calpestarci, ma per stavolta vi è andata male. Non dovete prendervela, generalmente ogni cosa viene fatta a vostro favore; per una volta abbiate la giusta dignità di incassare senza polemiche. Non starete mica pensando, cosa che fate poco e male, di fare ricorso al Consiglio di Stato, vero? Non vi conviene ricoprirvi ulteriormente di ridicolo; questo è un consiglio, quindi riflettete”.

Ecco come si è espresso il Tar:”Pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento percepite in ragione di una disabilità accertata non costituiscono “reddito”, ma “compensazioni” di condizioni di svantaggio, anche economico”.

La sentenza è chiara. Secondo i giudici:”non è dato comprendere per quale ragione, nella nozione di reddito, che dovrebbe riferirsi a incrementi di ricchezza idonei alla partecipazione alla componente fiscale di ogni ordinamento, sono stati compresi anche gli emolumenti riconosciuti a titolo meramente compensativo e/o risarcitorio a favore delle situazioni di “disabilità”, quali le indennità di accompagnamento, le pensioni Inps alle persone che versano in stato di disabilità e bisogno economico, gli indennizzi da danno biologico invalidante, di carattere risarcitorio, gli assegni mensili da indennizzo (come da leggi n. 210/92 e 229/05). Tali somme, e tutte le altre che possono identificarsi a tale titolo, non possono costituire “reddito” in senso lato né possono essere comprensive della nozione di “reddito disponibile” di cui all’art. 5 del Decreto Legge n. 201/2011, che proprio ai fini di revisione dell’Isee e della tutela della disabilità, è stato adottato”.

Deve esserci un punto fermo, oltre alla malattia, nella vita di un malato e dei suoi cari; non trovate?

Sono quindi state accolte due richieste davvero fondamentali per la tutela della disabilità e dei suoi diritti. Sono i ricorsi presentati da diverse associazioni: dall’Utim (Unione per la tutela delle persone con disabilità intellettiva) di Torino al raggruppamento nazionale Coordinamento disabili Isee No Grazie. Perché si è arrivati al tribunale? Di sicuro non per divertimento, perché in verità è stato l’ennesimo stress emotivo per famiglie e malati, ma semplicemente perché con il dialogo (vedi gli esempi del passato) non si arriva da nessuna parte. Qualcuno deve impugnare con forza la situazione e loro lo hanno fatto x tutti noi.

La prima è quella che annulla la parte dell’articolo che inseriva tra i redditi anche le indennità a sostegno della disabilità; la seconda è quella che cancella la discriminazione tra disabili minorenni e maggiorenni disegnata con franchigie differenti. In pratica, chi riceve indennità a causa di una disabilità grave sarebbe risultato in molti casi “ricco”, per cui avrebbe perso il diritto alle prestazioni necessarie.

Ma qualcuno del Governo ha riflettuto prima di promuovere, perché questo ha fatto da gennaio, una ulteriore discriminazione tra disabili minorenni e maggiorenni? E’ ridicolo! Sono sempre pronti a incentivare cattivi comportamenti oltre ad alimentarli già con la presenza di numerosi falsi invalidi.

Ho appreso della sentenza dal Corriere della Sera e poi dal Redattore Sociale ho letto la testimonianza di Chiara Bonanno e ho deciso di riportarvi il suo pensiero rivolto al nostro Governo:” Invece di insultarci considerandoci degli evasori, tra l’altro, le persone con disabilità gravissima che vivono in casa sono le più controllate, dovrebbero chiederci scusa“. E’ ancora lei ha dichiarare:“Il nuovo ISEE ci avrebbe considerati falsi invalidi”.

Sono fiera di questa frase, perché mi trova perfettamente concorde. E’ vero che i disabili sono molto tartassati e pressati dai controlli più disparati, sempre per colpa dell’esistenza dei “furbetti”; i tanti falsi invalidi creati ad arte, con lo stampino, dallo Stato con la certezza di una “devozione” permanente.

Ora la realtà dei fatti è questa. L’ISEE sbagliato è già entrato in essere e questo è un grave problema: c’è già chi ne ha fatto uso per richiedere determinati interventi, quindi tutto calcolato sbagliato e ora? Chi darà la risposta giusta? Quello vecchio non c’è più e quello nuovo è carta straccia. Ora, chi in questo momento ha bisogno di accedere a un servizio che cosa deve fare? In base a quale Isee gli erogheranno il servizio? Non lo farete mica attendere fino ad una vostra ennesima decisione e successiva messa in essere, vero? Questo comporterebbe lungaggini burocratiche che non collimano con le urgenti e indispensabili esigenze dei disabili. E poi sinceramente l’errore è stato il vostro e noi non dobbiamo andarci di mezzo: erogate i servizi e accollatevi le spese a titolo di risarcimento per il disturbo arrecatoci.

Per esperienza so che lo Stato non starà zitto a guardare e subire, quindi orecchie aperte per quello che vorrà mettere in atto ora; c’è sempre un modo per creare danno e loro ne sono i maestri. Non mi interessa se sembra che pecco un po’ troppo di superbia, ma ecco un altro consiglio per chi siede su quelle belle e comode poltrone: invece di arrampicarvi sugli specchi, perché non cogliete l’occasione di ammettere che calpestate tutti e sempre, come zerbini inutili e vi mettete a rivedere per benino l’ISEE; sono sicura che si può fare di meglio, molto meglio, però fate attenzione perché, date le vostre abitudini, è più facile fare di peggio, quindi non dovete lasciarvi distrarre.

Noi, tenaci e costanti siamo sempre qui a supervisionare tutto, per evitare che arriviate all’irreparabile e prima o poi sarà così; ci sarà il punto di non ritorno, dove nessuno potrà mettere una pezza e invertire la rotta. Speriamo solo di arrivare sempre in tempo.

 

“Una scuola che accetta da sempre i disabili; ora che è il turno di mia figlia: non c’è spazio”

L’alberghiero Greggiati di Poggio Rusco ha circa 600 alunni iscritti e nel corso degli anni ha accettato circa 60 disabili, provenienti anche da altre località; questo è quanto viene citato nel ricorso al Tar. La realtà dei fatti è che siamo davanti ad una ragazza diciassettenne, autistica, che non viene accettata; la sua iscrizione non viene garantita. Domanda più che lecita:“Dove è l’inghippo?”

I suoi genitori ancora non l’hanno capito; ha raccontarci questa storia è la Gazzetta di Mantova, che ripercorre e riporta lo sfogo e la battaglia legale di questa famiglia. La legge ha chiesto loro di pazientare fino al 30/9, data in cui il Tar è chiamato a dare una risposta in merito.

Nel ricorso sono specificate le spiegazioni del preside Giordano Pachera:”Abbiamo respinto l’iscrizione della ragazza per mancanza di spazi adeguati e perché non possiamo garantire la necessaria sicurezza. Ci troviamo in una situazione drammatica. Abbiamo due classi senz’aula e quella degli insegnanti l’abbiamo relegata in un magazzino senza finestre. Se andiamo avanti di questo passo dovrò bloccare le iscrizioni. Ho detto di no perché sono preoccupato delle condizioni della ragazza. La mia decisione è stata preceduta da numerosi incontri con la famiglia e con i suoi insegnanti di sostegno. Ce la siamo trovata iscritta nonostante gli accordi presi. A questo punto, poi, si pone un altro problema; quello della mancanza del diploma di terza media che lei non ha mai conseguito”. Viene anche sottolineato che da anni l’Istituto alberghiero persegue una politica di ampliamento e accoglienza, però ora come ora ci sono dei seri problemi.

I genitori parlano apertamente di discriminazione e violazione dei diritti dei portatori di handicap, previsti dal principio costituzionale di uguaglianza. La famiglia chiede al Tar che il provvedimento del preside sia dichiarato illegittimo e domanda anche un risarcimento del danno. Continua a leggere

Vi presento l’ABC dell’handicap del nostro bel Governo

Sono i forti accadimenti di queste ultime ore e giorni, insieme ai pensieri del mondo della disabilità, che mi hanno fatto realizzare che l’unico handicap davvero grave perchè procuratosi con propria volontà, è quello del nostro “Caro”, nel vero senso della parola, Governo.
La manifestazione del Comitato 16 novembre della settimana scorsa, in cui molti malati si sono sentiti male, la protesta di lunedì del Comitato pro-stamina, ricca di gesti che mi hanno davvero raggelata e la piccola Noemi, la bimba che è stata ricevuta dal Papa, che si è aggravata ed è stata ricoverata in ospedale; questi accadimenti mi fanno davvero preoccupare perchè mi mettono davanti ad una triste realtà, cioè la possibilità sempre più concreta di non vedere delle soluzioni positive.

Continui tira e molla da parte del Governo; prima no, non siamo in grado di ottemperare alle Vostre richieste, poi cambio di rotta con un sì alle nostre proposte e poi, pensate sia finita qui? No, nel giro di qualche giorno siamo ritornati ad un “no” per quasi la totalità delle richieste e solo su qualcosa possono “accontentarci”. Attualmente siamo in un limbo e l’unica cosa che è sempre certa è che loro creano della confusione con il solo scopo di confonderci. E’ mortificante! Pensano di darci lo zuccherino, il regalino da mettere sotto l’albero di Natale e poi dopo la grande abbuffata natalizia ci riservano un bel digiuno? Certo penseranno che non è bello negare qualcosa a qualcuno proprio per Natale, darebbero troppo nell’occhio, quindi meglio rimandare dopo le feste quando cancellerranno tutto e torneremo a pane e acqua. Tanto siamo abituati, dato che sono davvero pochi i momenti in cui viviamo davvero una esistenza dignitosa e serena. Continua a leggere

I malati di Sla tornano a protestare! Forse ci siamo; le Istituzioni hanno iniziato ad ascoltare?

Mercoledì 20 il Comitato 16 novembre è tornato a protestare davanti al Ministero della Economia per vedere finalmente, tra l’elenco delle importanti richieste, portare a 400 milioni il fondo per l’assistenza domiciliare per le malattie altamente invalidanti.

Ci sono tornati ancora più motivati, con una ulteriore carica, lasciata loro in eredità da Raffaele Pennacchio. Lui era un amico, un buon compagno di viaggio, un malato grave che è morto proprio dopo l’ultimo presidio/incontro, con le Istituzioni, di ottobre a Roma.

E’ stata proprio una giornata di fuoco perchè sono arrivati al tanto annunciato gesto estremo: staccare il respiratore, per sollecitare l’incontro con i rappresentanti del Ministero. Purtroppo la realtà con la quale dobbiamo scontrarci è che questi presidi, non so spiegarmi come e la cosa mi duole molto, più che segnare profondamente i cuori e le menti del palazzo arrecano dei danni importanti ai manifestanti.

Il Comitato aveva inizialmente annunciato un presidio per tutta la notte di mercoledì davanti al Senato ma le condizioni dei malati non hanno permesso loro di proseguire la protesta: uno di loro ha avuto una grave crisi respiratoria e 3 sono andati in ipotermia. Lo stesso Usala, segretario del Comitato, ha avuto un malore durante l’incontro con il sottosegretario Baretta.

Vi assicuro che i malati e le loro famiglie presenti sono consapevoli di tutto, tanto che sanno che senza gesti, che siano davvero degni di attenzione, si ottiene ben poco. Continua a leggere

Raffaele Pennacchio e il suo grido alle Istituzioni:” Fate presto. Non abbiamo più tempo”

Raffaele Pennacchio, 55 anni, medico, malato di Sla e membro del direttivo del Comitato 16 novembre Onlus si è spento ieri, in un albergo romano, dopo l’incontro con il Governo e il presidio sotto il Ministero dell’Economia.
Ci ha lasciati e questo mi fa piangere il cuore, veramente. Non potete immaginare che dolore sapere che chi si stava battendo per me, per tutti i disabili è stato vinto dalla malattia, la Sla, che non perdona. Continua a leggere