L’Europa premia Milano perché più accessibile ai disabili. Cosa ne pensate?

Penso che abbiate capito perché sono interessata a come la pensate; io non la trovo così accessibile o almeno non al punto da ricevere un premio. E poi, è davvero necessario dare un premio legato ad una tematica che “sarebbe” dipendente da leggi parecchio vecchiotte? La vita mi ha insegnato che per fare il proprio dovere non è poi così giusto ricevere un premio. Forse dopo anni di duro lavoro all’insegna del “giusto”…forse potrebbe essere giustificato.

Potremmo pensare che viene dato per l’impegno, lo sforzo profuso per cambiare le cose; per avere preso coscienza dell’altissimo livello di discriminazione che da sempre viene messo in atto in una città come Milano. Mi ripeto, ma non sopporto che si premi chi fino ad oggi, perchè di anni ne sono passati, è stato totalmente negligente; dovrebbe farne di cose perché qualcuno gli riconosca qualche gesta.

Oppure c’è anche l’ipotesi che tra le tante città Italiane Milano rappresenti realmente la meno peggio; è possibile? Potrebbe; comunque dovremmo chiederlo ai tanti disabili dislocati nel nostro paese. Anzi, a dirla tutta forse gli unici ad avere titolo per valutare ed esprimere un certo giudizio sul tema “accessibilità” dovrebbero essere coloro che vivono perennemente esclusi dall’intero sistema Italia.

Il giornale “Il Giorno” ha dato notizia di questo riconoscimento per il capoluogo lombardo e allora voglio dare giustamente spazio al suo contenuto. Continua a leggere

Se la vacanza è andata male è colpa dei disabili! Scatta un nuovo divieto vacanziero!

VIETATO AI DISABILI: aggiungete voi a fare cosa, tanto c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Lo sapevo che in questo periodo dell’anno sarei arrivata a toccare questo argomento spinoso.

Le vacanze non sono per tutti, purtroppo! Starete cercando di abbinare tutti i possibili motivi a questa mia frase e vi do ragione se per primi pensate a quello economico. Eppure ce n’è uno molto offensivo e va al di là della situazione patrimoniale delle persone.

DIVIETO IMPRESCINDIBILE! SEI DISABILE E DOVE CI SIAMO NOI NON TI VOGLIAMO!

Solitamente tutte le volte che ho parlato con voi di questo argomento, l’ho fatto puntando il dito contro le barriere architettoniche di spiagge, alberghi e locali che vietano a noi disabili l’accesso. E anche questo anno mi duole dirvi che ancora le problematiche sono notevoli.

Questa volta però devo prendermela con gli esseri umani. Dovete sapere che qualcuno è convinto che la nostra presenza negli alberghi, in particolare a tavola, quindi nelle parti comuni, PUO’ ROVINARE LA LORO IDEA, PERMETTETEMI MALSANA E MALATA, DI VACANZA; neanche se dovessero accudirci loro. Se il problema è l’obbligo di guardarci, basta semplicemente volgere lo sguardo da una altra parte.  Continua a leggere

Controsenso all’italiana: le pedane per i disabili sono una tassa per occupazione del suolo pubblico

Sembra una barzelletta! Le pedane utilizzate per abbattere le barriere architettoniche rappresentano l’occupazione di suolo pubblico come qualsiasi altro oggetto: tavolini da bar, dispenser, vasi con i fiori e tanto altro.

E’ facilissimo intuire dove io vedo il ridicolo della questione. La maggior parte degli esercizi commerciali nelle città non sono accessibili ai disabili in carrozzina; l’esercente dovrebbe rivalersi sul proprietario dei locali e le cose si complicano, perché nessuno pensa anzi, vuole fare dei lavori definitivi che eliminerebbero per sempre il problema, l’ostacolo. Di mettere le pedane non se ne parla, perché soggette a tassa, Tosap e pagarla non si vuole e posizionarle senza versare significa verbale dei vigili,  e acquistarle nemmeno, perché la maggior parte non le ritiene un costo imputabile a loro. I comuni a quanto pare non hanno neanche i soldi per piangere, quindi…non contribuiscono! Il motto è:“Dei disabili chi se ne frega!!!”

I disabili come me sono clienti in meno, su cui non fa conto nessuno; i nostri soldi devono fare proprio schifo. Su questo argomento mi si coglie proprio sul vivo. Ho il dente ultra avvelenato proprio con il Sindaco della mia città. Sono già passati cinque anni di legislatura e nulla abbiamo ottenuto e per i prossimi cinque, appena rieletto, sarà davvero una impresa titanica; la realtà mi dice che i miei solleciti affonderanno, anzi naufragheranno.

La cosa più assurda è che se siamo arrivati a questo punto, cioè con un problema la cui risoluzione non interessa a nessuno, è sempre colpa delle Istituzioni che non riescono a fare rispettare nulla; tante regole che nessuno segue e restano sulla carta a fare da decorazione. Io più volte ho voluto ragionare andando a monte del problema. Domandina:”Ma non ci sono gli uffici competenti a dover dare l’ok, l’agibilità, all’apertura dei negozi di nuova costruzione o da ristrutturare?” Mi piacerebbe conoscere chi autorizza chiudendo entrambi gli occhi. E’ ridicolo, perché ha tutto il sapore di una bella presa in giro.

Tipico controsenso all’italiana: si tassa chi cerca di fare dell’autonomia dei disabili un diritto fisso. Quando si tratta di tasse le autorità competenti ci si mettono di impegno per farle rispettare, quando invece si parla di leggi a tutela dei diritti non interessa a nessuno. Lo Stato oltre a non fare e aver fatto nulla pensa a lucrarci un po’ su; è l’abitudine. Continua a leggere

Agli amici animalisti:”Sono un disabile con un cane; in spiaggia dentro lui e fuori io?”

caneProprio perchè mi occuppo di tematiche “reali” legate alla disabilità potete credermi quando vi dico che ogni anno vengono sottoposte alla mia visione tantissime campagne di sensibilizzazione. Volete sapere quale è il tema? Le barriere architettoniche nelle spiagge.

Tantissime proposte concrete, impegno, volontà da parte di associazioni e quindi persone che lottano per l’indipendenza e l’uguaglianza dei disabili anche in vacanza. Qualcuno malignamente starà pensando:”Le vacanze? Frivolezze”. Mi dispiace deludervi ma non è così; non è questione del se è o meno frivolo ma bensì per chi lo è! Ogni volta il risultato sembra essere sempre lo stesso, visto che sul nostro territorio il giusto servizio è ancora a macchia di leopardo. L’altro colpo al cuore è dato dal fatto che ad accorgersi delle disparità sono sempre le persone comuni e non le istituzioni che dovrebbero interagire con gli operatori del settore. Lo so che siamo alle solite, stessa minestra, il pensiero comune:”Chi se ne frega!”

Si lotta tutto l’anno e poi eccoci qui,  arriviamo al giro di boa: l’estate. Siamo davvero pronti? Finalmente ci siamo e possiamo andare dove vogliamo? L’illusione in fretta si trasforma in delusione, cioè realtà. Non possiamo ancora scegliere liberamente; la prassi è individuare le località dove c’è totale accessibilità, senza poter assolutamente pensare se era lì che volevo andare e quindi se mi piace veramente.

Ho appena letto sull’Espresso un interessante “caso”, un esempio di discriminazione verso i disabili. Avevate scelto come località di villeggiatura Sabaudia? Mi sa che c’è qualche problemino. Continua a leggere

L’appello di Jacopo:”Basta mezzi inaccessibili! Potrei restare per sempre single!”

La provocazione di Jacopo potrebbe sembrare uno scherzo ma non lo è; ha solo scelto un nuovo modo per richiamare l’attenzione dello Stato. Jacopo Melio, 24 anni, blogger toscano disabile, single, è stanco di queste maledette barriere architettoniche e di essere costantemente discriminato. Jacopo è solo arrivato alla conclusione che tutto ciò che condiziona la sua vita dipende dall’inclusione tanto negata alle persone con disabilità.

Il ragionamento non fa una piega, le barriere architettoniche limitano assolutamente l’inserimento delle persone disabili e Jacopo, con la sua provocazione, ci fa notare che ne limita e ostacola anche gli incontri con nuove persone, fino ad ostacolare anche una possibile vita affettiva.

Mi sono accorta che è estremamente difficile far capire che il termine “barriere architettoniche” non è così povero di significato e Jacopo in questo mi ha dato una mano. E’ estremamente importante far capire a tutti che non corrisponde a nostri semplici capricci ma limitano assolutamente il vivere. Vivere è un termine grande e importante che racchiude davvero tanti concetti.

Jacopo abita nella provincia di Livorno e in più di una circostanza ha avuto non pochi problemi di spostamento a causa di barriere architettoniche nei trasporti pubblici. Si chiama #vorreiprendereiltreno ed è l’hashtag che simboleggia la battaglia per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Dopo che Jacopo ha lanciato su twitter il suo hashtag, in centinaia hanno risposto condividendo la sua battaglia, nata anche grazie al suo blog, dove scrive: “Sono single per colpa degli autobus: politici, aiutatemi!!”. Continua a leggere

Disabile rivendica il diritto di esistere e fa causa al Comune di Milano

Giuliano Pisapia

Vi posso garantire che condivido in pieno il malessere di Francesco R.; mi reco spesso a Milano per vedere le vetrine, stare in mezzo alla gente, assistere alle tante iniziative che una città metropolitana deve offrire, insomma per semplice piacere. Ogni volta però torno a casa delusa e arrabbiata.

E’ scandaloso vedere come i Comuni, in generale, non siano ancora pronti a tenderci la mano, a farci rientrare nella categoria dei cittadini di serie “A”. E’ ora di svecchiare il significato della nostra etichetta: “disabile”. Senza assolutamente polemizzare sul fatto che, nonostante si faccia parte della popolazione attiva di questo Paese, ci venga assegnato un nome che ci contraddistingue dagli altri. Lo accetto, non mi interessa, chiamateci come Vi pare perchè è davvero una inezia rispetto alla possibilità, concreta, di renderci uguali alle altre persone. Questo è il nostro obiettivo.

Noi disabili possiamo solo essere solidali e compatti; io credo ancora nel vecchio detto:”L’unione fa la forza” anche se, per molti, è invece assai banale. Non voglio sottovalutare la nostra forza, che sono sicura essere tanta perchè siamo davvero ostinati; adesso siamo troppo esclusi per stare in silenzio. Chiediamocelo tutti insieme:“Siamo davvero disposti a farci calpestare?” Io personalmente non ci sto.

Dopo aver letto l’articolo su Giornale.it mi sento di poter dire che anche Francesco è stanco di una libertà annullata da altri e lo dimostra bene la causa, da Lui intrapresa, ovviamente assistito da un legale, Barbara Legnani, nei confronti di  Palazzo Marino. Continua a leggere

8 marzo: un grazie speciale a Rita, una donna su quattro ruote

Oggi come tutti sanno, da regola di calendario, è l’8 marzo cioè il giorno della “Festa della donna”. Occorrerebbe dare il giusto significato a questa ricorrenza, soprattutto per i numerosi avvenimenti di cronaca nera che, ormai da tempo, fanno parte della nostra quotidianità; un augurio speciale a tutte quelle donne che sono state strappate alla vita.

In sincerità, posso dirVi che non sono mai andata a festeggiare con le amiche, non ne ho mai sentito l’esigenza. So che potrei risultare troppo filosofa però, il mio consiglio è che bisognerebbe approfittare di questa giornata per tirare le somme e analizzare il ruolo effettivo delle donne nella nostra società, soprattutto il suo evolversi nei vari secoli. E’ bello rifletterci perchè questo suscita tante nuove domande e interrogativi a cui dare nuove risposte.

Io questa giornata ho deciso di dedicarla ad una donna, secondo il mio parere, speciale; parlo di Rita Genovesi, una donna su quattro ruote che ha rappresentato al meglio tutte noi donne e a cui noi dovremmo dire grazie. Lei purtroppo ci ha lasciato qualche giorno fa e io vorrei renderLe omaggio. La sua vita è stata davvero una lotta, tutta in salita, in primis con la sua malattia e poi con la società, le istituzioni ancora così cieche davanti alla disabilità. Continua a leggere

Turismo accessibile in barca: rispondi al questionario!

Vorrei parlarvi di Daiana Di Clemente, una studentessa della facoltà di architettura di Pescara, perchè deve realizzare la sua tesi di laurea e ha deciso di incentrarla su una delle nostre numerose problematiche. La tesi è sull’accessibilità nel mondo delle imbarcazioni, quindi Daiana è alla ricerca di persone che abbiano avuto esperienze con barche a motore, a vela, catamarani, traghetti, navi da crociera e quanto altro di simile.

Mi è sembrato un progetto veramente innovativo e interessante e soprattutto, finalmente, potrebbe spalancare gli occhi alle nostre istituzioni nazionali e locali. Uno studio sulle barriere architettoniche legate al turismo accessibile; argomento a noi caro dato che ogni anno, quando si arriva al periodo delle vacanze estive, siamo costretti a combatterle. Una bella occasione, per una giovane laureanda, per dimostrare ai nostri signori della politica, che non fanno altro che riunire commissioni tecniche che non arrivano a nessuna soluzione, che con uno studio attento e mirato e con la collaborazione delle persone disabili si potrebbe arrivare a importanti soluzioni pratiche. Continua a leggere

Bandiera arancio: la mia proposta per le spiagge accessibili

Documentandomi un po’ sulla FEE (Foundation for Environmental Education) su Bandierablu.org, ho constatato che anche nella assegnazione della tanto ambita bandiera blu, che certifica la qualità ambientale delle località rivierasche, tra i requisiti richiesti ci sono anche quelli legati alla tutela del disabile.

Però, credo che valga la pena fare qualche appunto in proposito. E’ indicato che almeno una spiaggia bandiera blu per ogni comune deve avere un accesso e dei servizi per disabili. Questo requisito, consentitemelo, indicato così mi sembra inutile; è molto semplicistico e nella realtà dei fatti trova una inutile applicazione.

Analizziamo insieme alcuni aspetti e facciamo delle considerazioni. Continua a leggere

Tolleranza zero! E’ il motto di Merano contro i furbetti dei posteggi

Il titolo dice tutto. Il comune di Merano ha deciso di rendere la vita difficile a tutti coloro che occupano, ingiustamente, i posti auto per disabili previsti in città. Ha deciso di occuparsi di un problema che, se non ben monitorato, può solo incancrenirsi di più; però Merano è la dimostrazione che, fatta la legge, è necessario che il comune si adoperi, con tutte le forze, a farla rispettare. E a questo punto, voi che state leggendo dovreste chiedervi, come ho fatto io: “Perchè gli altri comuni incontrano così tante difficoltà?”

A volte penso che non è un luogo comune dire che il Trentino Alto Adige, con le sue città, sembra una regione che non fa, assolutamente, parte dell’Italia. Ho deciso di visitare questa città nel periodo natalizio, perchè attratta dai mercatini con le loro luci, i loro colori, i suoni e i profumi che sollecitano i miei sensi. All’ingresso della città potrebbe tranquillamente esserci scritto:”Benvenuti, città accessibile a tutti, anche ai disabili”.

Incuriosita da tutte queste attenzioni rivolte alle problematiche dei disabili, ho deciso che era il caso di informarmi, dovevo capire come e quando le istituzioni locali, della città di Merano, hanno iniziato ad approcciarsi alle leggi esistenti nel nostro paese contro l’abbattimento delle barriere architettoniche.  Continua a leggere